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Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Ripercorriamo la storia Lamborghini con una carrelata di tutti i modelli di auto prodotti tra il 1963 ed il 2014. La leggenda narra che la nascita della Lamborghini sia avvenuta a seguito di una lite tra Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini. Quest’ultimo si lamentò col Drake della qualità non eccelsa delle vetture GT di Maranello.

La discussione tra i due avvenne nei primi anni ’60 e Ferrari liquidò Lamborghini dicendogli: “pensa ai trattori che io mi occupo di auto”. Punto nell’orgoglio, Ferruccio Lamborghini decise di dare vita ad una propria Casa automobilistica. Così, nel 1963, partì lo sviluppo del primo modello di vettura Lamborghini. Nella sede di Cento (FE) – dove venivano prodotti i trattori Lamborghini – lavorava il team composto dal progettista Giampaolo Dallara, dal motorista Giotto Bizzarrini e dal designer Franco Scaglione.

350 GTV

Il “trio” dette vita al modello Lamborghini 350 GTV, prototipo di supercar esposto al Salone di Torino dello stesso anno ed equipaggiato con il motore 3500 V12 che garantiva una velocità massima di 280 km/h. Sempre nel ’63, partirono i lavori dell’impianto di Sant’Agata Bolognese.

1963_lamborghini_350_gtv Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

350 GT

Al Salone di Ginevra del 1964, fu presentata la Lamborghini 350 GT, versione di serie della 350 GTV. L’auto fu disegnata dalla Carrozzeria Touring ed era mossa dal motore 3500 V12 da 270 CV di potenza che spingeva la vettura fino a 250 km/h di velocità massima. Inoltre, la supercar del Toro aveva l’abitacolo configurato nell’insolito schema 2+1. Nel ’65 debuttarono le Lamborghini 350 GTS e 3500 Zagato, mentre al Salone di Torino fu presentato il prototipo P400 a motore posteriore. Si trattava della nuova unità 3900 V12 da 350 CV in versione standard e 430 CV in versione S.

La Miura

1966_lamborghini_miura Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Il prototipo P400 prefigurava il primo modello anti Ferrari della Casa di Sant’Agata Bolognese: la Lamborghini Miura, presentata ufficialmente al Salone di Ginevra del 1966. Oltre ad essere il simbolo stesso di Lamborghini, la Miura fu il primo modello a portare il nome di un allevamento di tori. Infatti, il Toro divenne ufficialmente il brand identificativo di tutti i modelli Lamborghini, in quanto segno zodiacale del patron Ferruccio. L’auto fu disegnata da Marcello Gandini, ai quei tempi capo del Centro Stile Bertone. La Miura era equipaggiata con il motore 4000 V12 da 350 CV di potenza che permetteva di raggiungere una velocità massima di 270 km/h.

400 GT

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Sempre nel ’66 fu presentata anche la Lamborghini 400 GT, una granturismo 2+2 mossa sempre dal motore 4000 V12 ma con potenza ridotta a 320 CV. Inoltre, furono presentati due prototipi come la Monza 400 e la Flying Star.

Due anni dopo, sulla base della 400 GT nacque la sua sostituta, ovvero la Lamborghini Islero, anch’essa mossa dal motore 4000 V12 da 320 CV di potenza. Nel 1968 fu presentata anche la Miura Roadster, rimasta allo stadio di prototipo.

1968_lamborghini_islero Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Nel ’69, invece, la gamma fu allargata alla Miura S da 370 CV e alla Espada.

1968_lamborghini_espada Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Quest’ultima adottava il motore 4000 V12 da 320 CV e rappresentava la versione di serie del prototipo Marzal, disegnato da Bertone e presentato due anni prima.

Jarama

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Nel 1970, contemporaneamente alla Miura Jota, al Salone di Ginevra fu presentata la Lamborghini Jarama che sostituì la Islero, con cui condivideva il motore 4000 V12 da 320 CV. Intanto, Ferruccio Lamborghini cedette il 51% della società all’imprenditore svizzero Rossetti. Nel ’71 debuttò la Miura SV, ultima evoluzione da 385 CV di potenza. Invece, al Salone di Ginevra dello stesso anno fu presentato il prototipo LP500 con motore in posizione longitudinale posteriore.

Video con tutti i modelli Lamborghini descritti in quest’Articolo

[fve]https://youtu.be/uaP2LjgCqmM[/fve]

Nel 1972 la gamma di modelli si allargò ancora con la Lamborghini Urraco, berlinetta a 4 posti concepita da Bertone, mossa dal propulsore 2.5 V8 da 220 CV. Nel ’73 uscì di scena la Lamborghini Miura, rimpiazzata dalla Countach, versione di serie del protoripo LP500.

1970_lamborghini_urraco Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Nel 1974, con la presentazione del prototipo Bravo, Lamborghini annunciò la cessione del restante 49% all’imprenditore Leimer, amico di Rossetti. Inoltre, debuttarono altre versioni della Lamborghini Urraco: la P300 da 265 CV e la P200 da 182 CV, quest’ultima destinata esclusivamente al mercato italiano. Due anni più tardi arrivò la Silhouette, mentre nel 1977 la società fu messa in amministrazione controllata.

La crisi

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La crisi di Lamborghini fu causata dallo sviluppo di una fuoristrada di lusso e dall’alleanza con BMW per la progettazione della M1. Poco dopo la presentazione nel 1980 del prototipo Athon, Lamborghini andò incontro al fallimento. La società rinacque l’anno dopo grazie al Gruppo francese Mimran che presentò la Jalpa come supercar del nuovo corso.

1981_lamborghini_jalpa Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Countach

In seguito, arrivarono la Lamborghini Countach quattrovalvole nel 1985 e, l’anno successivo, la fuoristrada LM-002. Ma per poter sopravvivere, Lamborghini necessitava di un partner internazionale molto forte. Così, nel 1987, la Casa di Sant’Agata Bolognese fu rilevata da Chrysler Corporation, guidata da Lee Iacocca.

1973_lamborghini_countach Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Il primo passo di Chrysler fu la creazione della divisione Lamborghini Engineering, guidata da Mauro Forghieri, il quale doveva progettare il motore V12 da Formula 1 che vide la luce l’anno dopo ed utilizzato dalle scuderie Larousse, Lotus e Minardi.

In occasione dei venticinque anni di attività, nel 1988 Lamborghini presentò la Countach 25 e il prototipo Genesis. Ma nel ’90 debuttò il primo modello concepito da Chrysler, la Lamborghini Diablo con i fari anteriori a scomparsa. Tre anni dopo la gamma si allargò alle versioni SE e VT a trazione integrale. Sempre nel 1993, venne a mancare Ferruccio Lamborghini, esattamente trent’anni dopo aver fondato la Casa del Toro.

Invece, nel 1994 Chrysler cedette Lamborghini al consorzio asiatico formato dall’indonesiana MegaTech e la malese MyCom. In questo periodo, non sopraggiunsero nuovi modelli ma fu ampliata la gamma della Diablo con la VT Roadster nel ’95, nonché le versioni SV e SVR nel 1996. Tra l’altro furono presentati i prototipi Calà e Raptor.

1990_lamborghini_diablo Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

Audi acquisisce il controllo di Lamborghini

L’evento più importante nella storia di Lamborghini si verificò nel ’98, quando il controllo passò al 100% nelle mani di Audi, a sua volta di proprietà del Gruppo Volkswagen. La Casa di Ingolstadt ampliò ancora una volta la gamma della Lamborghini Diablo con le versioni GT e GTR nel ’99, mentre nel 2000 furono presentate le versioni 6.0 e 6.0 SE.

Arrivano la Murciélago e Gallardo

2002_lamborghini_murcielago Modelli Lamborghini: le auto prodotte dalla nascita ad oggi

La cura di Audi portò i suoi frutti nel 2002 con la Lamborghini Murciélago, disegnata dal designer belga Luc Donkerwolke ed equipaggiata con il motore 6.2 V12 da 580 CV. Inoltre, l’anno successivo Lamborghini presentò la Gallardo, mossa dal propulsore 5.0 V10 da 500 CV di origine Audi.

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In seguito, hanno debuttato la Murciélago Roadster nel 2004, la Gallardo Superleggera nel 2005, la Murciélago LP640 nel 2006, le Gallardo LP560-4 Coupé e Spyder nel 2008. Invece, le ultime novità sono rappresentate dai modelli Murciélago LP670-4 SV e Gallardo LP570-4 SV Superleggera, nonché dalla concept Estoque e dalla fuoriserie Reventon.

Lamborghini Aventador LP 700-4

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Lanciata per la prima volta sul mercato nel 2011 e con alcune caratteristiche tecniche davvero uniche, tra cui il motore a 12 cilindri, abbinato ad una trazione integrale permanente, e la monoscocca in fibra di carbonio. Caratteristiche che garantiscono da sole il suo successo globale.

Il motore 12 cilindri a V di 60°, è dotato di grande grinta, ha una velocità massima di 350 km/ora ed una accelerazione 0-100 km/h in soli 2,9 secondi. Con una cilindrata di 6.498 cmc, fornisce una potenza “monstre” di 700 cavalli ad un regime di rotazione di 8.250 giri al minuto.

Il telaio, di tipo monoscocca, è in fibra di carbonio, con alcuni particolari, come i telaietti anteriore e posteriore, realizzati in alluminio. In fibra di carbonio anche il cofano motore, lo spoiler nella parte posteriore della vettura, che può essere selezionato elettronicamente in tre posizioni a seconda delle modalità di guida scelte dal conducente, e le prese d’aria in posizione laterale. Anche nella carrozzeria ci sono parti in alluminio, come il parafango ed il cofano anteriore e le porte, mentre i parafanghi posteriori sono in SMC.

L’assetto è completato da sospensioni che all’anteriore sono di tipo con ammortizzatori “push-rod”, ed al posteriore di tipo orizzontale, “Mono-tube”. Sui cerchi anteriori da 19 pollici sono montati pneumatici Pirelli 255/35 ZR19, mentre su quelli posteriori, da 20 pollici, pneumatici Pirelli 335/30 ZR20. Possibilità di scelta tra 3 “setup” differenti anche per quanto riguarda lo sterzo, “Servotronic”. la Lamborghini Aventador LP 700-4 è omologata Euro 5.

Lamborghini Huracàn

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La Huràcan, che ha fatto il suo debutto quest’anno, ed è già stata ordinata in 3000 esemplari in tutti i paesi del mondo, numeri interessanti visto che deve raccogliere una eredità “pesante” come quella della vettura più venduta di sempre della casa del Toro, la Gallardo, che negli 11 anni di vita ha superato quota 14mila esemplari consegnati. La Huracán è una vettura che si è fatta valere anche in pista, mettendo insieme dei record sulle piste di Balocco e di Vairano. Le sue grandi prestazioni si abbinano comunque anche ad una facilità di uso quotidiano, grazie ad una serie di tecnologie “innovative” che la caratterizzano.

Grazie ad un motore con architettura V10, sistemato al posteriore in posizione longitudinale, che sprigiona una potenza massima di 610 CV, la Huracán ha delle prestazioni straordinarie, come la velocità massima, che supera i 325 km/h e l’accelerazione, con passaggio da 0 a 100 km/h in soli 3,2 sec., che salgono a 9,9 sec, per quanto riguarda il passaggio da 0 a 200 km/h; cifre che danno un’idea ben chiara del dinamismo della Huracán. Il motore, da 5200 cmc è omologato Euro 6, e ha consumi inferiori rispetto a quello, della stessa cilindrata ma con 40 cavalli in meno, che era montato sulla Gallardo. Ciò grazie al nuovo disegno della testata ed al cambiamento del sistema di iniezione.

Il telaio, di nuova concezione, mette insieme parti in fibra di carbonio, e di alluminio, che sono uniti tramite rivetta tura ed incollaggio, ed è caratterizzato da un peso ridotto in configurazione “a secco”, pari a 1.422 chili, circa il 10% meno rispetto al precedente modello. . Per quanto riguarda il suo design, che è stato realizzato internamente, dal Centro Stile Lamborghini, si notano le linee nette, con varie forme geometriche che si alternano fra loro, dando alla Huracán un aspetto decisamente dinamico.

Alla versione standard si aggiungono due versioni speciali, la “Super Trofeo” che nella prossima stagione sarà tra le protagoniste del Trofeo monomarca Lamborghini, e la “Huracán Polizia”, che la Polizia stradale destinerà a servizi di trasporto organi e di pubblica sicurezza.

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