Il sito “Automotive News” ha pubblicato l’immagine della Alfa Romeo GT Cabrio, concept car realizzata da Bertone ed esposta per la prima volta al pubblico lo scorso mercoledì 6 aprile. Si tratta della variante scoperta con capote in tela e abitacolo a 4 posti della coupé Alfa GT. Il progetto della GT Cabrio fu avviato contemporaneamente alla variante coupé, in quanto fu mostrato come ‘One-Off’ ai vertici del Gruppo Fiat nel 2003.
L’auto doveva essere prodotta a Grugliasco (TO), nell’ex impianto della Carrozzeria Bertone, ora di proprietà del Lingotto. Lilli Bertone, presidente dell’omonimo Centro Stile e vedova dell’indimenticato designer Nuccio, ha dichiarato che la produzione dell’Alfa Romeo GT Cabrio avrebbe potuto salvare la Carrozzeria Bertone dal fallimento del 2009. Inoltre, la vettura aveva ricevuto il ‘disco verde’ alla produzione da parte del Daniele Bandiera, ai quei tempi capo di Alfa Romeo ed ora direttore generale del Gruppo Piaggio. Fiat non dette il via libera al progetto e allontanò anche il manager italiano.
Il Gruppo automobilistico torinese decise di concentrarsi sull’Alfa Romeo Spider, variante scoperta della coupé Alfa Brera, disegnata dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro e prodotta da Pininfarina. Il tempo dette ragione a Bandiera, perché l’Alfa GT è stata prodotta in 80.832 esemplari, contro i 21.786 della Brera e i 12.488 della Spider. Se fosse stata prodotta, l’Alfa Romeo GT Cabrio avrebbe avuto sicuramente più successo della Spider e avrebbe portato a due risultati: più ricavi per Fiat e Alfa Romeo, nonché la sopravvivenza e l’indipendenza della Carrozzeria Bertone.
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