L’Alfa Romeo è una delle case automobilistiche più importanti e note d’Italia, nata a Milano nel 1910. Il nome Alfa è in realtà un acronimo, che significa Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, che poi prese anche il cognome dell’uomo che ne guidò le sorti per moltissimi anni, Nicola Romeo. L’Alfa fu una fabbrica di Stato dal 1933 al 1986, quando lo Stato Italiano la cedette al gruppo Fiat. Negli anni del boom economico, ovvero tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, l’Alfa Romeo fu un simbolo di rinascita e di modernità, tanto che proprio in quegli anni mise a punto un modello di automobile che può essere a buon diritto considerata un mito automobilistico: si tratta della Giulia, una vettura che è stata prodotta per la prima volta nel 1963.
La prima serie venne prodotta per nove anni, ovvero dal 1963 al 1972, e nel corso degli anni vennero proposte varie versioni anche per quanto riguarda il tipo di carrozzeria, che vide l’uscita di vetture berline ma anche di spider, di coupé e di alcune Giulia cabrio.
La primissima serie dell’Alfa Romeo Giulia era, di fatto, un’evoluzione della Giulietta, nata alcuni anni prima sempre in casa Alfa. Dalla sorella maggiore la Giulia aveva ripreso l’impostazione del motore, che era ancora un bi albero a quattro cilindri.
Le valvole di scarico, però, erano un po’ diverse da quelle della Giulietta, e soprattutto ne era cambiato il metodo di raffreddamento: esso veniva fatto con una soluzione al sodio. La vera novità per quanto riguardava la carrozzeria, considerata assolutamente avveniristica per quell’epoca, era che la Giulia era stata testata dentro la galleria del vento, e quindi presentava un’aerodinamicità fuori dal comune: questo dipendeva dal cofano anteriore molto basso.
I modelli prodotti negli anni Sessanta, fino ai primi Settanta, furono di due tipi di cilindrata: 1600 la primissima versione, con una deviazione successiva su un modello 1300. La Giulia in questione veniva chiamata anche TI, ovvero Turismo Internazionale, e permetteva di fare un buon chilometraggio con un pieno di benzina, sempre considerando il progresso tecnologico di quell’epoca. Negli anni Settanta, e cioè precisamente dal ’72 al ’77, la Giulia subì una grande rivisitazione, sia dal punto di vista del motore che da quello della carrozzeria.
La prima vettura uscita dalle modifiche di fabbrica, che interessarono per lo più l’aspetto estetico, prese il nome di Giulia Super, e venne resa disponibile in due versioni: una da 89 cavalli ed una da 102.
Dopo pochi anni, tuttavia, la stessa Super venne sottoposta ad una vera e propria rivoluzione, prima lenta e graduale e poi sempre più consistente: nacque, così, la Giulia Nuova Super. Questa autovettura presentava un nuovo simbolo dell’Alfa (che è quello che conosciamo ancora oggi) ed un paraurti completamente rinnovato. I primissimi anni Settanta sono anche il momento in cui le diverse carrozzerie della Giulia vengono sperimentate e lanciate sul mercato: è tra il sesto e il settimo decennio del Novecento, infatti, che emergono carrozzerie coupé come la Giulia GT, la GTA e la 1300 Junior, ma soprattutto in questo periodo si sperimenta anche la carrozzeria cabriolet. Nasce, così, l’Alfa Romeo Giulia Sprint GTC, versione Cabriolet dell’omonima Sprint GT. Le varianti sportive della Giulia, ovvero le Spider a due posti, ebbero in questo periodo un primo grande successo, con modelli come la Spider Duetto con motore 1600.
Interessanti sono le sorti delle Alfa Romeo Giulia destinate a trasportare famiglie. Il modello di familiare era la Giulia Promiscua.
Nel 1976, tuttavia, succede qualcosa che cambierà per sempre la storia dell’automobile italiana e mondiale, e la storia dei consumi e delle emissioni: viene lanciata la Giulia Nuova Super Diesel, con un motore da 1760 cc e un motore da 55 cavalli. Il momento storico del lancio non è casuale: negli anni ’70, infatti, presso i paesi produttori di petrolio si stava vivendo una vera e propria crisi petrolifera, che si stava ripercuotendo sul mondo intero. Quello è stato il momento in cui l’ingegneria automobilistica mondiale ha spinto ed investito più fondi per la ricerca spasmodica di carburanti alternativi. E’ stato in un certo senso il momento in cui è subentrato anche il primo germe di coscienza “verde” ed in cui si iniziava a rendersi conto che il consumo di petrolio non poteva essere infinito e si sarebbe dovuto limitarlo per quanto possibile.
L’Alfa Romeo Giulia Nuova Super Diesel, permetteva di raggiungere la velocità di 135 km/h, per l’epoca sicuramente una velocità interessante per un motore alimentato a gasolio.
La Giulia è stata anche una vettura che ha avuto rapporti molto stretti con le Forze dell’Ordine italiane, dal momento che è stata una vettura in dotazione sia ai Carabinieri che alla Polizia.
Ciò che rende l’Alfa Romeo Giulia una vettura immortale, però, è la sua capacità di rinnovarsi e di rimanere sempre al passo con i tempi, continuando a stupire gli appassionati di Alfa con un design e soluzioni tecniche d’avanguardia, che oggi si vedono applicate nella nuova Alfa Romeo Giulia del 2016.
Alfa Romeo Giulia 2016: Motorizzazioni, prezzi e principali caratteristiche tecniche
La nuova Giulia 2016 è in questo momento l’auto di punta dell’Alfa romeo. Le caratteristiche esterne della vettura sono un cofano lungo ma a fronte di uno “sbalzo” anteriore contenuto; anche i parafanghi anteriori sono molto slanciati e sviluppati in lunghezza, mentre quelli posteriori si potrebbero definire “muscolosi”. Da questo deriva un passo molto ampio, che è il più lungo della categoria alla quale appartiene la vettura.
La carrozzeria nel suo insieme appare comunque “compatta”. Gli interni sono stati curati nel dettaglio dal centro stile dell’Alfa romeo ed a bordo trova collocazione molta “tecnologia”, come lo schermo “touchscreen” che è stato posizionato sulla consolle centrale. Per la selleria e per i pannelli porta è stata utilizzata la pelle, disponibile come optional. Il nuovo logo della casa del “Biscione”, che ha tonalità bianche e nere, ha trovato la consueta collocazione sul volante. Sul tunnel centrale si trovano i comandi dell’infotainment, mentre quelli del climatizzatore, bizona, sono stati posizionati sotto la consolle centrale. Raffinato il pomello del cambio, realizzato in fibra di carbonio. Lo schema delle sospensioni prevede sull’asse anteriore una soluzione con un doppio braccio oscillante, mentre per quanto riguarda l’asse posteriore si è scelta una sospensione “multilink” con quattro bracci e mezzo, brevettata proprio dalla casa italiana, con una soluzione che “corregge” la convergenza.
L’Alfa Romeo è andata anche alla ricerca di un rapporto peso/potenza ottimale ed ha impiegato materiali ultraleggeri anche per quanto riguarda il motore con l’utilizzo di fibra di carbonio per la realizzazione dell’albero di trasmissione e dell’alluminio sia per parti del motore che delle sospensioni. Alla fine si è ottenuto un peso totale “a secco” di 1374 chilogrammi relativo alla versione 2,2 litri diesel 180 cavalli, mentre nella versione “Quadrifoglio” il peso è di 1524 chilogrammi. Molte le soluzioni tecncologiche avanzate disponibili sulla vettura, come la “Torque Vectoring”, che equipaggia la versione Quadrifoglio, e che migliora il trasferimento a terra della potenza del motore. Un altro sistema, portato al debutto mondiale dalla Giulia 2016, è l’IBS, “Integrated Brake System”, che consente un arresto molto rapido. Di serie su tutte le versioni della Giulia 2016 è anche il FCW, ” Forward Collision Warning”, accoppiato all’AEB, “Autonomous Emergency Brake”. La versione Quadrifoglio della vettura offre anche l’Alfa DNA e lo Chassis Domains Control. Per quanto riguarda l’infotainment, il sistema a bordo della Giulia 2016 è il Connect 3d NAV 8,8 che la casa ha sviluppato anche grazie all’aiuto della Magneti Marelli.
Oltre alla connettività con tutte le tipologie di smartphone, ed il Bluetooth, comprende anche il navigatore fornito di mappe 3D, capace di calcolare in modo rapidissimo gli itinerari prescelti. Per quanto riguarda i prezzi di listino comunicati dalla casa al momento in cui scriviamo, settembre 2016, vanno dai 40.550 agli 81.000 euro per i modelli con alimentazione a benzina, mentre per quelli con alimentazione a gasolio variano dai 35.500 euro ai 44.500 euro. Per le quattro versioni a benzina due sono i motori disponibili. Un 1995 cc che fornisce una potenza di 200 cavalli ed un 2891 cc con il quale la potenza sale fino a 510 cavalli, e che è montato sulle versioni “Quadrifoglio“.
Nel primo caso il motore ha una architettura a quattro cilindri in linea, con sovralimentazione, mentre nel secondo i cilindri sono sei, con disposizione a “V” e sovralimentazione e con una velocità massima di 307 chilometri orari.
Dieci le versioni disponibili con motorizzazione diesel, anche in questo caso con sovralimentazione turbo. Il motore che le equipaggia è per tutte un 2143 cc, ma con potenze che variano dai 150 ai 180 cavalli. Anche in questo caso l’architettura è quella classica Alfa Romeo, con 4 cilindri in linea. Tutti i motori della nuova Giulia 2016 sono in regola con la normativa Euro 6 in fatto di consumi ed emissioni.