Differenze tra un’Auto Ibrida, Ibrida Plug in ed Elettrica

L’alternativa alle auto tradizionali a benzina o diesel non è rappresentata solamente dalle vetture bi-fuel con doppia alimentazione a benzina e GPL o metano, ma anche dalle auto a basse emissioni come ibride, ibride plug-in ed elettriche.

Apparentemente molto simili, in realtà le auto ibride, ibride plug-in ed elettriche sono differenti tra loro. Tra le tre tipologie, la più semplice è, paradossalmente, proprio l’auto a propulsione elettrica.

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Infatti, il funzionamento di un’auto elettrica non è tanto differente da quello di un’auto convenzionale. Quest’ultima è equipaggiata con un motore termico a benzina o diesel, mentre l’alimentazione richiede il rispettivo tipo di carburante. L’auto elettrica è equipaggiata con un motore elettrico ed è alimentato da batterie, a loro volta alimentate mediante ricarica.

Le auto elettriche hanno da sempre le carte in regola per la diffusione di massa, a partire dalle emissioni zero di CO2 che consentirebbero di circolare dappertutto, anche nei centri storici e con la possibilità di parcheggiare gratuitamente. Tuttavia, restano ancora alcuni limiti, come il prezzo di listino abbastanza alto, l’autonomia ancora bassa e l’alto tempo di ricarica delle batterie.

I limiti delle auto ad emissioni zero sono compensati in parte dalle auto elettriche ad autonomia estesa, identificate dalle sigle EREV o REX, equipaggiate anche con un piccolo motore termico di ausilio nel momento in cui termina la carica delle batterie.

In Italia, le auto elettriche sono proposte da BMW (i3), Citroen (e-Mehari e C-Zero), Hyundai (Ioniq), Kia (Soul), Mercedes-Benz (Classe B), Mitsubishi (i-MiEV), Nissan (Leaf ed Evalia), Peugeot (iOn), Renault (Zoe), Tesla (Model S e Model X) e Volkswagen (e-Up! ed e-Golf).

Le auto ibride, invece, prevedono sia il motore termico che il propulsore elettrico. Quest’ultimo agisce soprattutto nella fase di spunto e ai bassi regimi, mentre il funzionamento congiunto avviene soprattutto nel ciclo misto consentendo di abbattere i consumi e le emissioni.

Ultimamente, sta prendendo piede l’auto a propulsione ibrida con la tecnologia Plug-In che garantisce più autonomia in modalità elettrica, grazie a batterie agli ioni di litio che sono più efficienti e più potenti.

Il conducente di auto ibride Plug-In può optare per la modalità elettrica attraverso la ricarica indipendente delle batterie, ottendo un’autonomia minima di 20 km, più che doppia rispetto alle auto ibride ‘classiche’. Una volta esaurita la carica delle batterie, l’auto viaggia in modalità ibrida pura.

Le auto ibride Plug-In sono proposte sul mercato italiano da parte di Audi (A3 e Q7), BMW (Serie 2 Active Tourer, Serie 3, Serie 7, X5 ed i8), Honda (NSX), Kia (Optima), Mercedes-Benz (Classe C, Classe E, Classe S, GLC e GLE), Mitsubishi (Outlander), Porsche (Panamera e Cayenne), Volkswagen (Golf e Passat) e Volvo (V60 ed XC90).


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